Emanuela Guidoboni e Gianluca Valensise (a cura di) - L’Italia dei disastri. Dati e riflessioni sull’impatto degli eventi naturali. 1861-2013 (2013)

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Emanuela Guidoboni e Gianluca Valensise (a cura di) - L’Italia dei disastri. Dati e riflessioni sull’impatto degli eventi naturali. 1861-2013 (2013)

a cura di Emanuela Guidoboni e Gianluca Valensise, con contributi di David Alexander, Marco Amanti, Mario Aversa, Giorgio Botta, Paolo Camerieri, Arianna Ceroni, Irene Cremonini, Salvatore D’Agostino, Marisa Dalai Emiliani, Carla Di Francesco, Monica Ghirotti, Emanuela Guidoboni, Fabio Luino, Claudio Margottini, Tommaso Mattioli, Ilaria Ponzi, Giovanni P. Ricciardi, Gabriele Tarabusi, Vito Teti, Antonio M. Tralli, Gian Battista Vai, Gianluca Valensise

Bononia University Press, ISBN-13: 978-88-739-59-04-5, 430 pp.

Il volume esplora la natura e l’impatto dei disastri in Italia. Perché accadono? Quanti ne sono già successi nella storia del nostro Paese? Frane, alluvioni, terremoti, eruzioni hanno segnato e continuano a segnare fortemente l’economia e la società. Aumentano gli eventi estremi o cresce la vulnerabilità del sistema? Quando le due culture – quella scientifica e quella storico-umanistica – si interrogano, emergono non solo i numeri inquietanti dei disastri nel lungo periodo e le loro cause, ma anche riflessioni nuove sulla nostra capacità di interpretare l’accaduto, in un bilancio storico e scientifico inconsueto, che ha per oggetto il futuro.

Conosciamo 4.800 ricostruzioni post-sismiche dal medioevo a oggi. Solo negli ultimi 150 anni abbiamo subìto un disastro sismico in media ogni 4-5 anni, con 150.000 morti, un numero imprecisato di feriti, migliaia di senzatetto. Nello stesso periodo oltre 2.800 frane hanno causato 6.000 vittime, erodendo paesi e spingendo gli abitanti ad abbandonarli, e un numero impressionante di alluvioni ha colpito il nord e il sud del Paese. Sono i numeri di un problema non risolto. Il costo medio dei disastri supera i 5,5 miliardi di euro all’anno.

Il rischio cresce, ma aumenta la prevedibilità dell’impatto dei futuri disastri: si delinea un nuovo quadro che non concede alibi né a decisori e amministratori, né soprattutto alla coscienza civile.


Audio file dell'intervista a Gianluca Valensise che illustra i contenuti del volume (link)