Emanuela Guidoboni e Gianluca Valensise – Atlante - L’Italia dei terremoti. L’azzardo sismico delle città del Sud (2022)
In Libri e cataloghi

di Emanuela Guidoboni e Gianluca Valensise, con contributi di Teresa Crespellani, Salvatore D’Agostino, Francesca Valensise e Paola Vannoli
Fondazione CNI-Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ISBN-13: 978-88-6014-092-0, 452 pp.
La pericolosità sismica è un concetto o un numero? Cosa si cela dietro questi termini, usati quotidianamente dai professionisti, ma quasi assenti nella cultura diffusa? Scopo di questo ATLANTE, opera in due volumi dedicati rispettivamente al Sud a e Centro e Nord dell’Italia, è affiancare ai dati di pericolosità sismica elementi del rischio sismico, in un’ottica scientifica multidisciplinare.
L’ATLANTE apre una finestra sui danni causati dai terremoti nelle CITTÀ e nei loro territori, su travagliate e lunghe ricostruzioni, su riparazioni affrettate o superficiali, sull’erosione dei beni culturali, mettendo in luce quegli elementi antropici che concorrono all’aumento della vulnerabilità del costruito urbano. Anche terremoti di magnitudo relativamente bassa, o risentimenti locali di forti terremoti lontani, possono causare effetti gravi nelle città di oggi.
Il termine AZZARDO deriva dall’arabo a-zahr e indica il gioco dei dadi, che in latino era chiamato alea, come nella nostra lingua, e in ambito internazionale è hazard. Abbiamo scelto AZZARDO per indicare la probabilità in un gioco dove la sorte – qui si intende l’accadimento dei terremoti – non è nota né programmabile, e gli esiti sono del tutto incerti. Quello che possiamo prevedere, pur con margini di incertezza, è invece la risposta dell’edificato, grazie ai saperi tecnici e alla conoscenza di cosa è già successo in passato.
Nel primo volume sono trattate le città del Sud, con i loro territori comunali, viste attraverso la loro storia sismica e collocate nei rispettivi contesti regionali, geologici e sismologici. Sono 61 le città selezionate a partire dalla soglia dei 30.000 abitanti e nel cui passato c’è almeno una grave distruzione sismica. Gli effetti dei terremoti, e per alcune città anche delle eruzioni vulcaniche e dei maremoti, sono descritti cronologicamente per ciascuna realtà urbana. Pur avendo sempre causato perdite, paure e difficoltà enormi, in alcune congiunture storiche le distruzioni sismiche hanno portato nuovi investimenti, innovazioni e rilevanti mutamenti urbanistici e architettonici; ma più spesso i terremoti hanno aumentato disagi e causato nuove povertà. Dal mondo antico al XX secolo, sono 49 i forti terremoti che hanno segnato la storia e il volto delle città del Sud, e che sono qui descritti singolarmente nel loro impatto e con i contorni storici e sociali delle diverse ricostruzioni. L’alta frequenza dei disastri sismici del Sud e la complessiva vulnerabilità del costruito, storico e soprattutto recente, sono una spada di Damocle sospesa su città e territori.
La prevenzione non è ancora un pilastro della cultura del Paese, ma è tempo che lo diventi: la conoscenza della pericolosità e del rischio sismico deve trasformarsi in un nuovo motore economico e sociale, a vantaggio delle future generazioni e dei centri abitati delle aree sismiche.